Lavori in… Corso.

  Riporto qui per Vs. praticità, a grande richiesta, alcuni comandi da  utilizzare in Ubuntu che sono stati mostrati durante il Corso.
(a lato foto dei partecipanti)

 

 

 

 

 

 

Innanzi tutto la serie di comandi per il terminale per far apparire il menù classico nella sessione con Unity.

 sudo add-apt-repository ppa:diesch/testing
sudo apt-get update
 sudo apt-get install classicmenu-indicator

Poi i comandi per installare i Repository di medibuntu che contengono i codec nonfree ed altro.

sudo -E wget --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list http://www.medibuntu.org/sources.list.d/$(lsb_release -cs).list && sudo apt-get --quiet update && sudo apt-get --yes --quiet --allow-unauthenticated install medibuntu-keyring && sudo apt-get --quiet update
sudo apt-get install app-install-data-medibuntu apport-hooks-medibuntu

Quindi dal Software Center installare i restricted extra.

Corso Linux da venerdì 18 maggio

UBUNTU E DINTORNI

Questo potrebbe essere il sottotitolo per il nuovo corso organizzato da FoLUG. La Sala Consigliare nella quale si terrà il Corso ha un numero di posti limitati. E’ consigliata la preiscrizione. E’ sufficiente lasciare un commento a questo articolo scrivendo semplicemente “Parteciperò.”

Per informazioni, scarica il volantino cliccando sull’immagine qui sotto:

Consigli su Ubuntu e Configurazione? Venerdì 16 dicembre

Venerdì 16 dicembre incontro in Sede. Per chi ancora non lo sapesse siamo alla Circoscrizione 3 di via Dragoni 52 a Forlì.

Siamo disponibili a fornire chiarimenti in merito all’articolo di Ubuntu senza Unity pubblicato su questo sito.

Visto le perplessità di molti di Voi che ci hanno contattato in Fiera, il prossimo corso su Linux che terremo a Febbraio circa, verterà anche su questo e sulle possibili alternative.

Incipit del Corso:

LINUX > sperimentare > usare > imparare

 

UBUNTU 11.10 con Gnome Classic senza Unity + Docky ;-)

A molti continua a non piacere l’interfaccia Unity di Ubuntu. Vediamo allora come poter ritornare ad una interfaccia più usuale con l’ultima Ubuntu 11.10. Anche la versione di Gnome non è più quella abituale perchè, sotto sotto, c’è il “motore” di Gnome 3.  Poi, secondo la mia obiettabile opinione (acronimo IMHO), in questa versione la dockbar diventa obbligatoria; io ho scelto Docky ma potrebbe essere AWN o altro. Questo non tanto per lanciare i programmi ma per avere sulla dock certe utilità del desktop e dei pannelli.

Vediamo i vari passaggi… sono abbastanza semplici ma ci sono novità.

1) Per inserire Gnome apriamo un terminale (è negli accessori… sì, lo sò, non è facilmente accessibile) e scriviamo:

$ sudo apt-get install gnome-session-fallback Leggi tutto “UBUNTU 11.10 con Gnome Classic senza Unity + Docky ;-)”

Linus Torvalds: “GNOME 3 è inaccettabile”

Citando un articolo in http://www.oneopensource.it/ scritto da Emanuele Cipolla, posso modestamente affermare che sono completamente d’accordo con le parole del celebre hacker e

Linus1
come lui sto nutrendo interesse verso XFCE. In fondo si tratta di una interfaccia molto simile a Gnome 2.XX altamente personalizzabile, con la possibilità di inserire la docky (vedi articolo sotto). Se guardiamo Ubuntu con Unity che simula molto Gnome 3 ma anche le altre distro storiche, legate all’interfaccia dell'”impronta di piede”, stanno perdendo interesse a favore di una sorprendente KDE4.XX e di una veloce XFCE con quest’ultima che ha il vantaggio della leggerezza. Se nel 2012 terrò  un corso al FoLUG, penso di puntare proprio su XFCE andando verso una Xubuntu. Non abbandonerei il mondo *buntu avendo però un interfaccia che si avvicina di più alla tradizione: semplicità, velocità, personalizzazione.

Docky – Una barra di selezione programmi stile Mac

Per chi vuole arricchire la propria scrivania di Ubuntu (Gnome 2.XX) con una dockbar stile MacOSX ha diverse docky_logoscelte. Personalmente preferisco la Docky: semplice, leggera, veloce, facilmente configurabile. Chi non vuole rinunciare ad un aspetto “Macchesco” c’è un tema apposito: macbuntu che però a me non piace così come il tema per rendere Ubuntu in stile Windows. Ubuntu è Ubuntu, Gnome è Gnome; la docky, con le stesse icone ubuntesche, arrichisce e semplifica senza far sembrare questo a qualcos’altro. Come fare per installarla e far diventare la propria scrivania così?
Schermata
1) Se non avete ancora installato l’utilità “Ubuntu Tweak” allora questo è il momento. Ricerca con google ed semplice installazione con pochi click.
2) Eliminare la barra inferiore quella dove normalmente c’è il cestino, l’elenco finestre, le aree di lavoro. Click con il tasto destro e poi su “elimina questo pannello”.
3) Dalla barra in alto potete eliminare i collegamenti alle applicazioni e altri fronzoli. Ciò serve per far posto all'”elenco finestre”, unica parte che bisogna trasferire dalla barra sotto. Click con il tasto destro: aggiungi a pannello e selezionare “elenco finestre”. Spostare le tre lineette orizzontali che delimitano a sinistra l’elenco finestre, il più vicino possibile a “Sistema”.
4) Dovrestre trovare “Ubuntu tweak” su Applicazioni> Strumenti di sistema (se avete eseguito il passo 1)). Quindi, lanciato, dovrete selezionare Docky nel “Centro Sorgenti” per abilitare i Repository. Poi selezionare Docky nel “Centro Applicazioni” (ora che i “repo” sono abilitati)
5) Dopo aver fatto applica, trovate Docky in Applicazioni>Accessori. Cliccate e poi per la configurazione basta cliccare sul simbolo dell’ancora.
Schermata-1
Per mettere i lanciatori dei programmi come Firefox ecc. Basta trascinare le icone dal menù e rilasciarle sulla barra quando la nuvoletta vi dice di farlo. Consiglio la scomparsa intelligente e la scelta di alcune docklet come il selettore delle aree (eliminato con la barra sotto) così come il cestino, il mostra scrivania ecc. Ognuno può provare: è molto semplice.
Enjoy 🙂

KUBUNTU 11.04

DA NETBOOK A DESKTOP kde-logo

Secondo il mio parere, l’attuale interfaccia KDE è un qualcosa da provare e ritengo la versione 4.6.x ormai matura. Quale modo migliore di ottenere una piacevole esperienza attraverso una Kubuntu 11.04? C’è solo un piccolo problema che può disorientare i meno pratici ed è questo: se si prova ad installare una Kubuntu 11.04 in un desktop, nessun problema ma se si è creata una chiavetta USB (le istruzioni sono ovunque in rete) per la prova e l’installazione in un Netbook, schermo 1024×600, allora ci si ritrova in una interfaccia poco consueta. E’ uno schema probabilmente adatto ad un touch-screen con alcuni vantaggi ma IMHO uno stacco maggiore di quello che può essere Unity di Ubuntu. Il passaggio dalla versione Netbook a quella Desktop non è immediato, soprattutto durante la fase di installazione con il menù ancora tutto in inglese. Poi c’è chi vorrà provare la versione Desktop prima di procedere all’installazione! Ho così deciso di scrivere questa semplice guida per spiegare in pochi semplici passaggi, come transitare da una versione all’altra. Facendo partire la Live di Kubutu in un Netbook (il mio è un clone di Acer D250) si arriva a questo punto:

snapshot1

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